Villa Bondi
1906c - Piazza delle Baleari, angolo Via Ivizza
1904 – Un facoltoso industriale fiorentino si è accaparrato tutte le cinque preselle sulla via Ivizza, davanti al castelletto degli Albitez di S. Paterniano. Si tratta del cavalier Angelo Bondi, proprietario assieme ai fratelli Vittorio e Camillo della Manifattura di Signa (1895), produttrice delle più belle terracotte d’Italia, usate anche nella decorazione liberty delle facciate dei palazzi dell’epoca.
Le decorazioni policrome su riquadri in terracotta prodotti dalla loro famosa manifattura di Signa, messi per sottolinare il contorno delle finestre e la linea di divisione dei piani, rendono particolarmente bella questa costruzione. L’ing. Pietro Studiati è il direttore dei lavori. La è villa destinata ad essere frequentata da tanta gente del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo, anche per i fasti mondani dell’onorevole Max Bondi, figlio di Vittorio, prima deputato della destra monarchica e poi passato al socialismo riformista.
1907 – In febbraio l’ufficio d’Igiene del Comune di Pisa rifiuta l’abilità per alcuni vizi rilevati.
1906c (1907v) – bal034
1907c – bon003
1908c (1910v) – bon002
1910c (1912v) – bal017
1911c (1912v) – bal009
1911c (1912v) – ivi007
incerta – bon001
1912c (1913v) – ivi004
1914v – bal038
1916c (1917v) – bal030
1919c (1921v) – p001
1920v – bal021