Marina di Pisa

Villa Galli Dunn

1903c - Via Ivizza, angolo Via dell’Ordine di Santo Stefano

1899c – Marcello Galli Dunn, il professore, insigne umanista e ricco antiquario fiorentino (?), intende costruire una grande villa a Marina ma incontra qualche difficoltà. Una delle tre preselle che gli sono necessario per realizzare la villa più bella e più ricca di Marina, quella che nel piano è contrassegnata con la lettera «e», viene aggiudicata alla baronessa Amina Plka. Una breve trattativa e tanta disponibilità della nobile signora polacca a rinunciare al suo acquisto, rimettono le cose a posto favorendo la realizzazione delle ambizioni del Galli Dunn.
II professor Marcello Galli Dunn, la lussuosa villa in stile Luigi XIV, progettata da suo nipote, l’allora gia famoso architetto milanese Cecilio Arpesani, l’ha fatta costruire dal maestro muratore Alberto Gambogi. Elevata su due piani fuori terra, destina il piano interrato alla cucina, alla cantina e agli altri servizi, ed e sovrastata da una enorme terrazza, che ha sulla destra una torretta dalla quale con lo sguardo si abbraccia la pineta e il mare fino a Livomo e alla Meloria. Da pianterreno si fa ingresso ai piani superiori per mezzo di un’artistica scala di marmo e ci si imbatte in sale maestose finemente decorate e magnificamente arredate.

La splendida villa Galli Dunn e il fresco parco retrostante accolgono uomini di cultura, artisti, docenti universitari, alti prelati, studenti. Conferenze, piccoli convegni, piacevoli cenacoli vengono organizzati dagli ottimi padroni di casa, il professor Marcello e la signora Mary. Il cardinale Maffi che parla di astronomia, Giovanni Borelli che relaziona sullo Statuto, Salvini che si cimenta nell’Amleto, studenti universitari di ieri e di oggi per celebrare l’anniversario del Krotokron, il più grande spetttacolo goliardico di tutti i tempi; insomma ogni occasione è buona per stare in piacevole compagnia.

1925 – Il professor Galli Dunn, ritiratesi nelle sue proprietà nel senese, ha ceduto la più sontuosa delle ville di Marina ai Cobianchi, proprietari di una catena di alberghi diurni.

1940c – La terrazza sul tetto, così come la torretta, viene coperta e rialzata da una pesante struttura in cemento.

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franca
franca
1 mese fa

molto interessante