Marina di Pisa

Pensione La Perla​

1892 - Via Tullio Crosio

1892 – Baldassarre Ceccherini, ormai ultrasettantacinquenne, in virtù della facoltà concessagli dal Comune di costruire quaranta stanze su cinque delle sette preselle avute gratuitamente venti anni prima, in ottobre vende un pezzo di terra vicino al suo casone. Sono settecento lire che riceverà da un fiaschettiere pisano che vuol tentare la fortuna a Boccadarno. Ma il pacioso Giosafatte Adami, il buon «Fatte» che sul quel terreno tirerà su la graziosa pensioncina «La Perla», sborsera la somma solo quando sarà tolta l’ipoteca messa al tempo del prestito della eredità Fancelli.

Nel 1896 e per un paio di anni a seguire Eleonora Duse torna a Marina per brevi periodi, alloggiata alla pensioncina «La Perla».

Nel 1900 II proprietario della «Perla» fa sapere che al ristorante di quella pensione lavora il principe dei cuochi, l’insigne Antonio Tacchi.

Nell’estate del 1904, ritorna a Marina Gabriele D’Annunzio. E proprio la Duse che sta trascorrendo qualche giorno di riposo alla Pensione «La Perla», ad interessare Felice Castelli per la sistemazione del poeta.

1908 – «Fatte» Adami trasferisce la sua «La Perla», prima pensioncina di Boccadarno, in un ampio edificio di via Maiorca in angolo con la via Daiberto, dopo aver venduto la caratteristica palazzina costruita nel 1892 sul lungomare al marchese Bianchi di Castelbianco.

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